Si conclude con un secondo posto e un po di amarezza il campionato Open Maschile di pallavolo per la compagine imberidese.
L’amarezza non è certo per il risultato ottenuto ma per come si è svolta la finale: una partita non giocata di certo al top, complici gli infortuni di due giocatori nel primo set e macchiata (ma non decisa) dalle decisioni cervellotiche dei due arbitri (in cerca di nomination come migliori attori protagonisti, anche una dozzina di doppie equamente distribuite nel primo set), che hanno mostrato il rosso al nostro palleggiatore a inizio primo set per un “vaffa” rivolto alla panchina dopo un nostro errore e interpretato dal secondo come un insulto rivolto a lui.
La partita vede le due squadre cominciare a velocità diverse con l’Imberido che, come in semifinale, parte quasi bloccata: dal 2-2 si passa ad un imbarazzante 3-13, con annessa espulsione del palleggio e infortunio al capitano, che non rientrerà più.
Con il muro e qualche difesa l’Imberido si sveglia, risale fino a 14-17, ma un nuovo infortunio blocca il sostituto del palleggiatore e con lui zoppicante (ma stoicamente in campo) la rimonta si ferma sul più bello (20-14) e nonostante un ultimo sussulto (21-17), il set è appannaggio dei padroni di casa (25-18).
La seconda frazione è un monologo dell’Osnago: la ricezione fatica parecchio, l’attacco non trova continuità e il 16-25 finale fotografa la superiorità degli avversari.
Il terzo set vede il riscatto dell’Imberido che prova a prendere il largo (9-7), grazie a difesa e ricezione molto presenti e ad un maggiore utilizzo dei centrali. L’Osnago però non molla e sorpassa (14-16), ma l’Imberido resta lì per un finale punto a punto (21-22).
Un errore in battuta e un muro lanciano l’Osnago (22-24), l’Imberido non molla, ma il secondo match point è quello buono: finisce 25-23 e, nonostante la sconfitta, l’Imberido viene salutato dall’applauso del pubblico amico, giunto numerosissimo e calorosissimo a sostenere la squadra.